Calcio in rosa
I Mondiali andati in scena in Francia la scorsa estate ne hanno consacrato una crescita che, negli ultimi anni, è divenuta sempre più determinata. Il calcio femminile, oggi, rappresenta una fetta non indifferente dell’intero movimento: basti pensare che, a partire dal 2017, molti top club italiani, come ad esempio Juventus, Milan, Inter e Roma, hanno virato in questa direzione, segnando così una volta storica.
Anche il nostro paese vanta ragazze con la passione per il pallone: una di queste è Alessia Penati, giovane centrocampista in forza alla Vibe Ronchese. ‹‹Ho sempre avuto l’attrazione per questo sport, sin da quando ero bambina. - ci racconta la ventunenne studentessa - Diciamo che è un affare di famiglia, visto che anche mia mamma era una calciatrice. Inizialmente giocavo insieme ai ragazzi, poi ho deciso, all’età di quattordici anni, di cercare una squadra di sole donne. Sono così arrivata alla Vibe Ronchese (società di Ronco Briantino e Bernareggio che disputa il campionato di Promozione, ndr), dove mi trovo tutt’ora.›› Il tempo in cui Felice Belloli, allora presidente della Lega Nazionale Dilettanti, etichettava con un’uscita di pessimo gusto il mondo del calcio in rosa, scatenando indignazione generale, sembra ormai lontano anni luce: il percorso, specie a livello locale, è ancora lungo, ma qualcosa si è mosso. ‹‹La Coppa del Mondo - prosegue Alessia - è stato un evento fondamentale per la visibilità che ha concesso ed il fatto che le partite siano state interamente trasmesse in chiaro ha permesso di “reclutare” diversi nuovi appassionati, anche coloro che inizialmente erano un po’ scettici.
Sono stata a Valenciennes in occasione dei quarti di finale persi dalla nostra Nazionale al cospetto dell’Olanda e devo ammettere che, rispetto al calcio maschile, si respira un’atmosfera completamente differente: le ragazze sono molto più disponibili e “vere”, ti trattano come se fossi una di loro ed il fair play è alla base di tutto.›› A Bellusco, al momento, non è presente una compagine femminile: ‹‹Mi piacerebbe farne parte, sì, e poter rappresentare il mio paese - sorride - se ci fosse la possibilità.›› L’augurio è che il suo desiderio, un giorno, diventi realtà.