Riscoprirci e Ripartire
Cari concittadini, mai avrei pensato di scrivervi in questa emergenza, in questo orizzonte di ripresa. Quante riflessioni ho condiviso con voi in queste settimane? Giorno dopo giorno, cambiando via via le nostre abitudini, ma rendendoci conto sempre di più che l’impegno personale e di tutti è fondamentale.
Siamo parte della Storia e siamo noi, con i nostri comportamenti locali, a contribuire a decidere come scriverla. È una responsabilità grande: siamo parte di un mondo globale, coi suoi riflessi locali. Lo abbiamo scoperto con questo uso più o meno forzato dei social, delle interconnessioni, che ci hanno tenuto in costante contatto, grazie ai collegamenti “virtuali”. Ma, nel contempo, è cambiato anche il nostro rapporto con il mondo “reale”, a partire dal nostro paese, con il contesto fisico e le persone che lo vivono.
Queste limitazioni ci stanno facendo riscoprire il significato della prossimità, dell’abitare lo stesso palazzo, nello stesso cortile. La riscoperta dei negozi di vicinato. La sorpresa di un saluto cordiale con il vicino di casa che magari prima si limitava ad un semplice buongiorno. Queste limitazioni ci stanno facendo riscoprire anche il significato di una prossimità più profonda, la solidarietà nell'emergenza e nella ricostruzione.
Siamo, in qualche modo, più vicini. Ed è il modo migliore per ripartire. Perché la ripartenza sarà difficoltosa e per i prossimi mesi si prospetta una fase difficile, sarà una prova dura quella a cui saremo chiamati. Ovvero ripartire convivendo con il Virus fino al vaccino, ma la nostra è una terra abituata a lamentarsi poco e a rimboccarsi le maniche. Ne usciremo cambiati, credo e spero in meglio. L’invito è quello di fare tesoro di tutto quanto di buono e bello abbiamo generato in questi giorni per essere sempre più PAESE, nella sua accezione più bella del termine.
Lo dobbiamo prima di tutto alle persone che in questi mesi ci hanno lasciato per colpa di questo virus, affinché il loro sacrificio non sia stato vano. Sicuramente ricorderemo queste persone nel migliore dei modi, lo faremo anche come Comune, pensando e costruendo un luogo che tenga viva la memoria, un luogo che possa essere vissuto. Un luogo che sia Vivo. Il percorso di memoria inizia già con questo numero dell’informatore comunale, che però non vuole essere uno speciale sull'emergenza, ma parlerà di molto altro, guardando avanti. Si racconterà di alcune delle tante cose che stanno caratterizzando la programmazione in questo primo semestre dell’anno. Alcune già avviate e concluse, come il riconoscimento della Bandiera Azzurra, perché ci siamo distinti per buone pratiche di cammino e corsa.
Un riconoscimento che non è un punto di arrivo ma di una nuova partenza. È l’incentivo per continuare a camminare ancora insieme nel nostro paese, percorrendo i luoghi che tanto amiamo. Perché torneremo a farlo. E forse capiremo ancora di più quanto sia bello poterlo fare. Quanto sia bello ciò che abbiamo. Quanto sia bella la nostra Bellusco.