UNO SGUARDO RIVOLTO AL FUTURO
A dicembre ci siamo lasciati con la prospettiva di ripartire e invece la seconda ondata si è protratta e
ci ha imposto nuove misure restrittive, nuovi sacrifici per le famiglie e ulteriori chiusure per le attività economiche. Il tutto per tutelare la salute della comunità, per permettere il calo dei contagi e
quindi anche dei decessi. In questi giorni di inizio primavera stiamo ancora rispettando le limitazioni imposte dalla zona rossa, le scuole fanno didattica a distanza e il numero dei contagiati a Bellusco si attesta sul centinaio di persone.
Affiora una stanchezza collettiva e una voglia di vedere la fine di questa pandemia, una fine sia dal punto di vista sanitario che dal punto vista sociale. Stiamo tutti facendo fatica, ognuno a suo modo e in relazione a quanto questo stato di cose ha condizionato la sua vita.
Un pensiero particolare va ai nostri bambini e ai nostri ragazzi che stanno vivendo anche quest’anno scolastico in modo frammentato, tra didattica in presenza e a distanza. Il ruolo svolto dalla scuola e la risposta che stanno dando le famiglie, durante questi difficili mesi, sono stati e saranno fondamentali.
La mancanza di relazioni e di esperienze rischia di influire negativamente sulla loro crescita ed è proprio per questo che tutti noi, come comunità, abbiamo il dovere di prestare ogni possibile attenzione alle giovani generazioni. A questo proposito trovo significativa l’iniziativa delle piante messe a dimora per le classi prime e seconde elementari con i messaggi scritti dalle stesse. “Il momento migliore per piantare un albero è vent’anni fa. Il secondo momento migliore è adesso”.
Mai come in questi momenti tutti noi siamo chiamati a spronare i nostri giovani ad avere uno sguardo rivolto al futuro. Anche per la campagna vaccinale alcune speranze che avevamo nel mese di Dicembre si sono un po’ raffreddate: la campagna sta proseguendo a rilento nella nostra regione e solo una bassa percentuale dei nostri over 80enni ha ricevuto la prima dose del vaccino.
I canali istituzionali del governo centrale si dicono ottimisti circa il completamento entro l’estate delle vaccinazioni necessarie ad ottenere l’immunità di gregge. Questo ci fa ben sperare e in qualche modo lenisce il dolore per i nuovi lutti che la nostra comunità ha subito per colpa di questa maledetta pandemia.