Verso la casa di comunità
UN PROGETTO FORTEMENTE VOLUTO DALL’AMMINISTRAZIONE, IN CAPO AD ASST BRIANZA, PER REALIZZARE SERVIZI DI MEDICINA, CONSULTAZIONE, DIAGNOSTICA, DIRETTAMENTE IN PAESE. È UNA DELLE MISSIONI DEL PNNR, VOLTA ALL’IMPLEMENTAZIONE DELLA SANITÀ TERRITORIALE.
Nel mese di luglio è stato firmato il comodato d’uso tra il Comune di Bellusco e l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale (ASST) della Brianza per la realizzazione della Casa di Comunità. L’accordo, della durata di 30 anni, prevede la cessione da parte del Comune dei due terzi (circa 860 mq) dell’edificio di Corte dei Frati a ASST che realizzerà, grazie ai fondi del PNRR di circa 1,3 milioni di euro, la nuova struttura sanitaria.
Oltre ai lavori di ristrutturazione, l’Azienda si farà carico di tutte le spese di manutenzione e degli oneri di gestione. La parte che resta in capo al Comune consiste nell’ala nord dell’edificio e ospiterà i servizi già presenti di carattere sociale: i patronati, lo sportello S.I., la sede del Gruppo Volontari Bellusco, la sede del Servizio Penale Minorile di Offerta Sociale. La Biblioteca, invece, verrà trasferita per qualche tempo in spazi adattati della scuola media in attesa che vengano ultimati i lavori di riqualificazione dell’ex Portineria Carozzi.
Abbiamo posto alcune domande all’Ing. Guido Grignaffini, direttore sociosanitario di ASST Brianza per meglio comprendere come sarà articolata la casa di comunità di Bellusco. Prende avvio l’iter che ci porterà ad avere una Casa della Comunità a Bellusco. Quali saranno i tempi di realizzazione della struttura? La Casa della Comunità di Bellusco sorgerà presso la Corte dei Frati. L’edificio si presta bene ad ospitare la struttura: intanto per il buono stato dell’immobile e per il vissuto dei cittadini di Bellusco come insediamento sociosanitario. Inoltre, questa sede è facilmente raggiungibile con mezzi pubblici. Prevediamo l’avvio del cantiere in autunno. I lavori consistono principalmente nella riqualificazione e riorganizzazione delle funzioni dell’edificio, nell’adeguamento alle norme di sicurezza antincendio e nell’abbattimento delle barriere architettoniche per rendere la struttura facilmente accessibile da tutti. La fase di progettazione di fattibilità e tecnica è già in fase avanzata.
Il via all’attività della Casa di Comunità, come previsto dal piano regionale, sarà dato certamente entro la fine del 2024. Quali servizi saranno operativi all’interno della Casa della Comunità? Presso la Casa di Comunità saranno attivati una molteplicità di servizi:
• Il Servizio di Front Office e Accoglienza, presso cui è possibile prenotare visite e prestazioni strumentali o acquisire informazioni.
• Il Servizio di Cure Primarie, con spazi a disposizione dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta.
• Il Punto Unico di Accesso (PUA): qui è prevista l’accoglienza, l’orientamento e la prima valutazione del bisogno di salute della persona; il supporto nell’attivazione dei servizi per i cittadini che vivono una situazione di fragilità, con necessità di essere presi in carico dalla rete dei servizi sociosanitari. Saranno presenti infermieri di famiglia e di comunità e assistenti sociali.
• I Servizi di Specialistica ambulatoriale per valutazioni orientate a facilitare la possibilità di confronto diretto tra Medico di Medicina Generale e Specialista. L’obiettivo è la presa in carico condivisa del paziente. Ci si concentrerà in particolare sulle specialità dell’area della cronicità: cardiologia, pneumologia, geriatria, diabetologia, neurologia.
• I Servizi di Infermieristica, con infermieri di famiglia e di comunità. In questa area si presterà assistenza alla persona e ai care-giver che necessitano di interventi infermieristici di tipo tecnico e di educazione alla salute, in collaborazione con medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta.
• La Psicologia di Comunità, servizio di primo accesso per i bisogni psicologici dei cittadini e per i disturbi di fragilità più comuni (difficoltà emotive, lievi condizioni ansioso-depressive, difficoltà psicologiche legate agli eventi della vita). Gli operatori saranno impegnati nella promozione del benessere psicoemotivo.
Come si integreranno con i servizi presenti sul territorio? L’integrazione con i servizi di ambito sociale (si pensi alle funzioni informative e di orientamento sin dall’accesso dell’assistito alla Casa della Comunità) riguarda primariamente i servizi offerti dagli ambiti sociali e dagli Enti locali. La Casa della Comunità costituisce il luogo ove valorizzare e potenziare la rete della comunità, stabilendo collegamenti con le Associazioni di Volontariato e del Terzo Settore e con le reti sociali informali. Le associazioni possono essere portatrici di una serie di contributi, sfruttando il loro accreditamento sociale, la capillarità della loro presenza, la collaudata esperienza in alcuni ambiti, il profondo e strutturato inserimento nella rete di servizi territoriali, la capacità progettuale sviluppata negli ultimi anni attraverso collaborazioni con Enti pubblici.
La presenza di questa struttura in paese, anche se a servizio di un territorio più ampio, rappresenta una grande opportunità per i cittadini di Bellusco che potranno usufruire di una serie importante di servizi sociosanitari in modo agevole e puntuale. L’Amministrazione Comunale si sta già operando affinché l’integrazione della futura presenza della Casa di Comunità con i Servizi Sociali Comunali possa portare i risultati che tutti auspichiamo.