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In Biblioteca ricordiamo gli autori che raccontarono la lotta per la libertà

Il 15 di aprile in Biblioteca un incontro con Giuseppe Mendicino, concittadino e biografo di Mario Rigoni Stern, ci invita a riscoprire “I Sentieri della Libertà” ripercorrendo la vita di grandi autori che hanno vissuto la Resistenza.

A ottant’anni dalla Liberazione, è importante dare voce ai protagonisti. Il 15 aprile ne ricorderemo
tre che lottarono per la libertà sulle montagne (Beppe Fenoglio, Luigi Meneghello, Nuto Revelli) e uno resistendo
nei lager nazisti (Mario Rigoni Stern). Di loro ci restano scritti e interviste che ci permettono di rivivere l’esperienza di quegli anni e di coglierne il senso profondo.
“Fu in queste settimane, credo, che ci entrò così profondamente nell’animo il paesaggio dell’Altipiano. Lassù, per la prima volta in vita nostra, ci siamo sentiti veramente liberi, e quel paesaggio s’è associato per sempre con la nostra idea della libertà”. Così Luigi Meneghello in I piccoli maestri cerca di spiegare il suo legame con l’altipiano dei Sette Comuni e con i giorni della Resistenza tra quelle montagne. In una lettera del 2 maggio 1986 Primo Levi scrisse a Meneghello queste parole: «secondo me i Piccoli maestri sono non un libro sulla Resistenza ma il libro vero della Resistenza».

«Io ero un uomo libero perché avevo rifiutato con i miei compagni di continuare la guerra, che ritenevo ingiusta,
e quelli che mi tenevano prigioniero, le sentinelle attorno con le mitragliatrici, ma ancora più quegli altri che avevano scatenato questa guerra, non erano uomini liberi». (Mario Rigoni Stern, in Il coraggio di dire no).
Nelle parole di questi autori leggiamo di una libertà costata tanti sacrifici, tante morti, cerchiamo di meritarla, ogni
giorno della nostra vita.

Testata
Bellusco Informa
Autore
Giuseppe Mendicino
Pagina
16
Pagina ove continua
16
Pubblicato il: Giovedì, 03 Aprile 2025

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