Il parco dell'Acqua a Bellusco in località San Martino, tra natura e difesa del territorio.
Il Parco dell'Acqua
COS’È UN PARCO DELL’ACQUA?
Si tratta di un’opera che integra il contenimento delle acque meteoriche con la valorizzazione naturalistica dei luoghi e la possibilità di fruirne a scopo ludico, didattico, ricreativo. Nasce dal mix di queste esigenze il Parco dell’Acqua di Bellusco, nuovo format di “infrastruttura verde”, voluto dall’Amministrazione comunale e curato in parte nella sua realizzazione da BrianzAcque, nel segno dell’innovazione e della sostenibilità.
OBIETTIVO:
Tra i problemi ricorrenti dovuti agli effetti del cambiamento climatico, ci sono le piogge abbondanti e improvvise che possono provocare allagamenti. Allo stato attuale, in particolare nella parte a Nord di Bellusco, in occasione di eventi meteorici importanti, le acque si riversano lungo la Provinciale 177 (corso Alpi), creando forti disagi agli automobilisti e alla cittadinanza, poiché defluiscono poi in centro paese. Il progetto del Parco dell’Acqua in località San Martino mira a limitare queste problematiche e a creare un’area naturalistica a disposizione delle
persone.
L’intervento ha come obiettivo principale la manutenzione e il ripristino del reticolo idrico del ramo vecchio del torrente Cava, in prossimità dell’isola ecologica, che si presenta nella sua quasi totalità non funzionante, congiuntamente alla creazione di nuovi fossi colatori per il deflusso delle acque piovane provenienti dalla SP 177 e dai terreni agricoli a Nord, in territorio di Sulbiate, sempre meno permeabili e che negli ultimi tempi hanno perduto quell’attenta conduzione agricola che manteneva le adeguate pendenze dei
terreni e i naturali scoli.
Questi nuovi fossi colatori convoglieranno poi in un’area di esondazione che, in caso di forti piogge, bombe d’acqua ed eventi atmosferici abbondanti, potrà fungere da volano, in collegamento con il reticolo del rio Cava per drenare così l’acqua raccolta.
COSA CI SARÀ A LAVORI ULTIMATI:
Una nuova area a verde pubblica che nascerà dalla riqualificazione di un’area urbana marginale e che sarà di aiuto nel risolvere le criticità dovute agli allagamenti. L’area offrirà anche spazi di aggregazione e di socializzazione per la comunità.
Contestualmente a questo progetto è anche prevista la realizzazione di un nuovo tratto di sentiero campestre che, tramite un attraversamento pedonale protetto su via per Mezzago nei pressi dell’isola ecologica, attraverserà la Provinciale, il nuovo Parco dell’Acqua e si collegherà poi a via per Sulbiate. Nell’area verranno messe a dimora diverse nuove piante così da integrarsi con le fasce boschive presenti e seminato del prato stabile che rivestirà un ruolo importante quale zona rifugio di biodiversità.
UN PO’ DI STORIA:
L’opera insiste su un’area acquisita dal Comune dall’Istituto per il Sostentamento del clero e assume un valore di recupero storico. Infatti, nel nostro passato l’area, inserita tra i beni del beneficio parrocchiale, era legata alla figura di Monsignor Secco Suardo, parroco a fine Ottocento che, sfruttando le caratteristiche dei luoghi, vi fece costruire un grande serbatoio d’acqua per favorire e promuovere l’agricoltura dei contadini. Il grande serbatoio purtroppo è stato smantellato e resta solo nella memoria dei cittadini. Il progetto di oggi vuole in qualche modo riportare la memoria all’antica opera.
COSTO DELL’OPERA:
Le risorse destinate a quest’opera, pari a 982.000 Euro, provengono da un contributo del Ministero dell’Interno per la messa in sicurezza del territorio per rischio idrogeologico, a seguito della presentazione del progetto da parte del Comune.
LA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI QUESTO IMPORTANTE INTERVENTO SONO AFFIDATE A BRIANZACQUE, GESTORE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO DEI 55 COMUNI DELLA PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA.
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